Le mondine

CASA FAMIGLIA VIRGINIA - LAVEZZOLA

Un “pezzo” di storia che ci regala Sara la proprietaria della Casa Famiglia Virginia di Lavezzola:
 
C’era una volta Virginia nata a Lavezzola nel 1919. Orfana di madre a 9 anni si ritrova con un padre zoppo e un fratello più piccolo. Sveglia alle 4 e in bicicletta fino alle risaie inizia a lavorare come mondina. A piedi nudi senza calze protettive né scarpe, immersa nell’acqua dalla mattina alla sera.
 
Per non pagare le tasse imposte dal fascismo si sposa con Armandino d’Spulell abile contadino. Durante la guerra, tra la fame e la lotta per la vita nasce Luisa. Armandino la vedrà al ritorno dai campi di concentramento. La vita di una donna che ha lottato con sacrificio per la sua famiglia come mamma come nonna e come donna, un esempio per noi nipoti.
 
La frase indicata sul murales, che ripeteva sempre Virginia, era la sua ed è la nostra filosofia di vita. Specchio di una realtà femminile del territorio che rappresenta le nostre radici. Avevamo l’esigenza di renderle omaggio per il nostro profondo affetto!
 
Il dipinto è ricco di simboli: le rane perché le catturava per venderle, la bici come mezzo di trasporto principale, le carte romagnole e il calesse con i bisnonni che si allontanano per dare posto ai giovani.
 
Ora il cerchio si è chiuso. La casa continua ad accogliere nonni in onore della profonda riconoscenza verso la nonna Virginia.
 
I murales sono bellissimi ma vanno oltre alla bellezza estetica, c’è dietro un significato profondo che li valorizza immensamente.
 
Grazie all’artista Laura Bubani in arte Biba per essere riuscita a dare forma e colore alle radici e alla storia della nostra struttura.
 
Sara

“I lavori e valori di una volta!”

 

Biba

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